Adeguamenti tariffe rifiuti 2023 e lotta evasione Bacino di Venezia

Comunicato stampa del 08.02.2023

Il Consiglio di Bacino Venezia Ambiente ha definito per l’anno in corso gli adeguamenti dei costi del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani per i 44 Comuni della Citta Metropolitana di Venezia e Mogliano Veneto. I piani economico finanziari dei 45 Comuni di riferimento sono soggetti al metodo di calcolo dell’autorità nazionale ARERA, che prevede un equilibrio fra entrate e uscite. La lotta all’evasione diventa così lo strumento principale per contenere gli adeguamenti delle tariffe da parte dei Comuni.

L’Ente aveva già validato nell’assemblea del 14 aprile 2022 i piani economico finanziari (PEF) per gli esercizi 2022, 2023, 2024 e 2025. La rimodulazione dei costi per il 2023, che ha seguito la metodologia introdotta da ARERA, sarà contenuta, analogamente al 2022, entro il tetto massimo del 6,6% che corrisponde ad una media complessiva per il bacino del 3,5%. <<Si tratta di uno sforzo che siamo riusciti a fare – aggiunge il Presidente Claudio Grosso - perché come “macro” azienda assieme ai gestori abbiamo assorbito meglio l’impatto dell’inflazione, che oggi è sopra al 10% a livello nazionale. Infatti i nostri gestori non hanno fatto istanza di revisione del PEF>>. Le entrate tariffarie resteranno invariate per tutto il 2023 e saranno soggette a conguaglio per il biennio il 2024/2025 a partire dal 2024>>.

I comuni, nella determinazione delle proprie tariffe 2023, potrebbero riscontrare delle variazioni ulteriori qualora avessero utilizzato negli anni precedenti fondi Covid e altre risorse disponibili per contenere i costi per i propri cittadini. Lo strumento principale per limitare gli incrementi è la lotta all’evasione ed all’elusione, non potendo attingere alla fiscalità generale per coprire le tariffe del servizio rifiuti.

I gestori ASVO e Veritas stanno supportando costantemente in via ordinaria le amministrazioni nel recupero di tributi non riscossi. Veritas nel 2022 ha infatti inviato oltre 13 mila inviti al contradditorio e ha incassato 1,7 milioni di euro nelle attività di recupero e per il 2023 sta avviando una procedura straordinaria di verifica, incrociando con un gestionale dedicato, le banche dati TARI/TARIP con quelle pubbliche, alcune già nella disponibilità del gestore, e altre messe a disposizione delle P.A. (SISTER/TELEMACO/Punti fornitura elettrica/ufficio registro etc.). Da questa attività di analisi di dati verranno individuati gli immobili non correttamente iscritti alla banca dati TARI e per i quali saranno avviate in maniera massiva le procedure di invito al contradditorio per proprietari, locatari e inquilini.

Per raggiungere gli obiettivi del Piano regionale dei rifiuti, il Consiglio di Bacino sta lavorando al Regolamento Unico di Bacino per garantire ai cittadini uno schema univoco e condiviso della gestione dei rifiuti urbani omogenea per tutto il territorio di riferimento al fine di efficientare la gestione del servizio e contenerne i costi, oltre a definire gli obblighi e i divieti in capo alle utenze domestiche e non domestiche e le relative sanzioni.

<<Giustificare ai cittadini un aumento di spesa non è mai semplice>> spiega il Presidente dell’Ente e Sindaco di Quarto d’Altino, <<Siamo in un momento di forte inflazione, quindi anche il costo del servizio rifiuti ne risente, però con l’introduzione della metodologia Arera per il calcolo delle tariffe l’obiettivo è l’equilibrio economico del servizio, questo permette di migliorarne la sostenibilità sul lungo periodo>>. Inoltre la lotta all’evasione resta un punto fermo: <<I gestori ASVO e Veritas si stanno impegnando in questo senso. Come Venezia Ambiente, abbiamo attivato finanziamenti per la videosorveglianza e messo a punto un sistema sanzionatorio unico di Bacino, in modo da potenziare la lotta agli abbandoni, comportamenti incivili che hanno ripercussioni in termini di impatto ambientale e pesanti ricadute sulle tariffe per tutta la collettività>>.